Mi chiede un amico, a tavola: ma cosa raccontate ai vostri giovani aspiranti cuochi? Bah, rispondo, soprattutto la solita storia del potresti diventare famoso. Le stelle, la fama… come se tutti potessero diventare generali mi risponde. Vero, non è così. E molti mollano, infatti. Dovremmo raccontare più altro, rispondo. Cosa? Il valore di un’alimentazione bilanciata; il rispetto della natura e della sostenibilità; il rispetto della salute del cliente. Insomma, un mestiere che può essere fatto bene anche se non diventi famoso, come un qualsiasi dentista, geometra, fabbro, impiegato…
Mentre parliamo lo sguardo cade sul menù degustazione che ci hanno proposto: più un saggio appunto di degustazione che un pranzo bilanciato: carboidrati e carne e grassi a non finire. Niente verdure. Una degustazione più che un pranzo, vero: le porzioni erano minime, però in molti locali si mangia sempre così. Troppo e troppo sbilanciato.