Mi è arrivato via whatsapp un documento che avrebbe dimostrato che negli ospedali italiani segnano come morti di covid, anche chi di covid non è morto. Si tratta di una tesi riduzionista tesa a dimostrare che il potere politico (qui Conte, in Usa i nemici di Trump, in Brasile gli avversari di Bolsonaro etc etc) usa il covid per tenere soggiogato il popolo con l’uso della paura. Tesi interessante e apparentemente verosimile, ma falsa. O meglio: senza uno straccio di prova ed inverosimile: tutti i Paesi del mondo? Ed ecco allora le teorie complottiste mondiali, ancora più inverosimili…
Il documento, forse autentico, mi è arrivato da un amico che lo aveva avuto “da un amico di un mio amico”. Un po’ come “il cugino” cantato da Elio e Le Storie Tese.
Se gli dai un’occhiata superficiale lo scambi per un certificato di morte redatto da un medico (ma chi l’ha mai visto un certificato di morte?): e dunque pensi proprio che i medici tendano ad attribuire la morte al covid anche senza tampone. Ma ad una lettura più accurata ti accorgi che invece è “solo” un documento interno che l’ospedale rilascia per il trattamento delle salme. In questo che vi riporto si dice che i poveri resti della signora dovranno essere trattati come se la suddetta fosse morta di covid. Un eccesso di prudenza? Direi di sì. Anche perché molti necrofori si sono malati di covid e dunque non è il caso di rischiare.
Nessun complotto, dunque. Però bisogna leggere e non fermarsi al primo sguardo.