Ci sarà spettacolo per tutti?

Sfogliate anche voi la guida dei JRE oppure quella della Chic e vi troverete davanti un battaglione di ottimi professionisti, di cuochi e di chef con velleità di attori. Io non ho la televisione, ma mi dicono che là è anche peggio: spettacolo, spettacolarizzazione del mestiere di cuoco. Lo vedo anche a scuola: tanti vogliono farlo e a poco valgono le nostre raccomandazioni, il nostro mandarli a lavorare per fargli capire che è sì un bel mestiere ma non è “il mestiere” che darà a tutti fama, gloria, soldi (e con questi, ovviamente, leccapiedi, zerbini di ambo i sessi e potere potere potere… orgasmi subcorticali). A molti li sta dando e a molti li darà (fama, gloria e soldi). Ma li darà a tutti? Quante delusioni e quanto cerebro e quanto denaro sprecato si dovranno mettere in conto? E servirà tutto ciò per risollevare le sorti del nostro Paese? Della nostra Europa?
Non lo so, ma mi chiedo, ora: ci sarà spettacolo per tutti? Palcoscenici abbastanza grandi per accogliere legioni di aspiranti cuochi – attori? Pubblico ed interesse per tanto tempo? O tutto, fra pochi anni, scemerà, diminuirà, si rareferà… lasciando incredule, deluse, nervose legioni di aspiranti uomini di spettacolo, né giovani né vecchi… cuochi che non saranno mai attori e forse non si accontenteranno di essere solo cuochi.

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