Un Uovo Sotto l’Acceleratore

Ora che la benzina è oltre i due euro al litro, mi torna in mente il mio vicino di casa, il signor Codini famoso pranoterapeuta, il quale durante la crisi petrolifera di metà Settanta discuteva con mio padre sul come consumare meno benzina. Le auto allora erano dei pezzi di metallo che facevano sei/sette chilometri con un litro. E la botta dell’aumento petrolifero fece cambiare abitudini agli italiani. Mi ricordo le raccomandazioni che i giornali facevano allora, fra cui quella di “mettere un uovo sotto l’acceleratore”, cioè non aumentare troppo i giri del motore e di andare piano. Codini andava oltre, si avvicinava allo stop in folle e, novità assoluta, spegneva l’auto ai semafori. Papà ascoltava e un po’ non ci credeva, ma appena poté sostituì l’auto con una nuova, una che faceva ben 20 chilometri con un litro!

In queste settimane i due mi son tornati in mente e anch’io cerco di risparmiare: vado piano, l’auto si spegne ai semafori, il mio motore consuma poco (a 90 km l’ora, usando “un uovo” sotto l’acceleratore etc etc). Nel mio andare piano sono superato da tutti, bus compresi. Anche se rispetto i limiti all’italiana: se c’è il 50 vado a 60, se c’è il 70 vado ad 80 e così via. Dunque l’ansia non è più quella degli anni Settanta: la gente si lamenta ma consuma allegramente benzina. Eppure dovrebbe preoccuparsi: la benzina è sempre meno e la gente che la vuole sempre di più. Non potrà che aumentare e noi impoverirci. Forse ci illudiamo o con le fantasie sugli “speculatori” ci distraggono, un po’ come fa Ferrer con gli affamati manzoniani. Boh!?

Io, intanto, metto via i soldini per farmi un’auto diversa e quando posso la lascio ferma. E guido piano. Papà e il sig. Codini assentirebbero.

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