Il cartizze dell’addio

L’ultimo vino evocato da mio padre, prima che il buio lo prendesse tutto con sé, è stato il cartizze, il crù del prosecco docg. Vino di cui, nella luce dei suoi anni, mi ha più volte citato. Forse più ricordato che bevuto: preferiva infatti i rossi di medio corpo, merlot in testa. Ma il cartizze era ed è un simbolo del suo Veneto che dovette lasciare anni fa per cercare lavoro altrove. Regione umana di cui è stato sempre orgoglioso e a cui ha sempre sognato un ritorno. Che non c’è stato: una storia comune a tanti migranti a lui pari.
Berremo questo in questi giorni. Noi che veneti non siamo nonostante il cognome. Noi che piemontesi non siamo diventati, nonostante gli anni. Noi apolidi ci consoleremo con il cartizze. Una buona consolazione con le sue bollicine…

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