C’erano fiori gialli

C’erano fiori gialli

C’erano dei fiori gialli, fiori di campo alti; forse fiori gialli di colza… dall’altra parte della vallata. E mentre assaggiavamo i vini di Francoise Feuillat-Juillot a Montagny-les-Buxy, scendendo dall’auto e guardandoci intorno, passando dal parcheggio agli uffici e dagli uffici alla cantina vera e propria l’immagine di quella macchia di colore non ci lasciava. Del villaggio nulla, nulla di più di un caruccio villaggio rurale della Borgogna. Carino. E dei vini ricordiamo ancora la loro incredibile freschezza, la loro capacità di tenere gli anni, i loro profumi immediati, mix di mineralità e floreale; lo chardonnay e l’alogoté e il pinot nero. Alcol, acidità, gusto e profumi poco familiari: una degustazione impegnativa, se fatta di mattina. Come abbiamo fatto noi. Andrea ed io ce la ricordiamo ancora. Ma anche dei fiori.

Quando siamo scesi, abbiamo cercato il campo giallo e papà Julliot ne ha raccolto un mazzo a due mani, molto contadino; giallo, bello, di una grazia immediata e senza fronzoli… un po’ come i vini di sua figlia.

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