Doppia Faraona
Alta qualità ed alta qualità dei vini. Non aspettatevi un conto in linea con l’aspetto dimesso del paese, però.
Blog di Riccardo Milan: pensieri, vino, cibo, riflessioni, film, letteratura ed attualità gastronomica fra il Lago d'Orta e un poco di mondo.
Alta qualità ed alta qualità dei vini. Non aspettatevi un conto in linea con l’aspetto dimesso del paese, però.
Faccio una chiacchierata con la dottoressa Carlotta Pirali, psicologa, ed ecco che ho un po’ di più le idee chiare. Cominciamo dalla coda
Molto felice di essere stato invitato al primo compleanno di Condividere Bistrot di Arona (no). Un locale capace di sorprenderti sia per la proposta gastronomica da ristorante sia per la scelta dei vini quasi da enoteca.
L’idea è stata quella di proporre una cena di selvaggina realizzata da uno chef talentuoso che mescola Europa ed Asia (dove ha lavorato a lungo). Stiamo parlando di Matteo Arvonio del Ristorante 9090 di Omegna, locale bellissimo sulla riva che è come un cinemascope sulla baia.
“Esce il nuovo libro del critico gastronomico “mascherato”, che occulta il suo volto per essere libero di giudicare i ristoranti (e la ristorazione). Un viaggio dietro le quinte di un settore che sembra luminosissimo, ma nasconde più di una magagna: dalla malavita agli chef stellati in rosso, dallo sfruttamento del lavoro ai giornalisti marchettari. E come al solito farà parecchio discutere” (Rolling Stones)
Secondo Street View di Google al civico 2 di via Vanchiglia a Torino c’è un autorimessa, triste epilogo per il luogo che è stato la sede dell’unico ristorante futurista d’Italia: la Taverna del Santopalato.
sono andato a mangiare da Le Coccinelle in Valle Antrona, luogo romito e non di passaggio. Eppure lì un giovanotto napoletano realizza pizze assai gourmet
Nei giorni scorsi sono stato a Bergamo per la Fiera Agri Travel e Slow Travel Expo, piccola fiera piena di cose interessanti. Sagre di Qualità comprese.
Ed ottimo sarà anche il piatto pensato dallo staff dell’Eta Palace Hotel di Vietri, Potenza, della famiglia Paterna. Il giovane Giovanni Paterna è stato nostro allievo e mi ha passato le foto del piatto e del fermentatore con cui elaborano l’aglio nero
In effetti il mio ricordo della canadese e dei panini al pomodoro con birretta scompare davanti ai camper, ai bungalow e alla qualità di un ristorante come questo. Aperto anche al pubblico, fra l’altro.
Si tratta di vini longevi, di grande “stoffa” perché capaci di sorprendere nei bouquet, nell’evoluzione, nell’equilibrio. Ed è stato bello ripercorrere, sorseggiando le annate, gli anni della nostra vita. Poesia pura.
Locale elegante che declina con piacevolezza i temi e i modi della cucina locale, ossolana in primis. Ma anche un po’ di Piemonte, di Valtellina e un pizzico di mare per chi non ne può fare a meno. Cucina ben fatta ma semplice da leggere: non inquieta e sorprende per l’insieme e non per i titoli nel menù.