La Panìcia Walser

Ma come era fatta la Panìcia walser di Campello Monti? Si usava il latte, poi il riso e il burro e si cuoceva il tutto fino ad avere diverse consistenze: minestra od asciutto come un risotto. 

Anni Ottanta

Ieri ho mangiato a casa di Germana un Brasato al Barolo. Un vero brasato al barolo: la carne era del Maffeis di Pontegrande, un professionista vero, lo consiglio; e il barolo era il più economico che ho trovato all’Esselunga (che i vini li ha buoni, sia detto) a venti euro la bottiglia. Ne abbiamo usate quattro. Risultato ottanta euro per una quarantina di porzioni, due euro a testa solo di vino. Piatto ottimo!

Ancora l’Aglio Nero

Ed ottimo sarà anche il piatto pensato dallo staff dell’Eta Palace Hotel di Vietri, Potenza, della famiglia Paterna. Il giovane Giovanni Paterna è stato nostro allievo e mi ha passato le foto del piatto e del fermentatore con cui elaborano l’aglio nero

I Dolci Italiani non Piacciono

oggi leggo la classifica sui migliori europei, la “10 Best Rated EUROPEAN CAKES” di Taste Atlas, lo stesso sito della classifica in cui si celebra la cucina italiana come la migliore al mondo. O meglio la più “valutata”, ovvero che più è citata e più apprezzata dai circa trenta giornalisti di settore che collaborano con Taste Atlas

Svelato il Mistero dell’Insalata Russa

Questo è l’articolo che avrei voluto scrivere io: un piccolo saggio di storia, storia della gastronomia, di contaminazione, di piatti che vivono molte vite intorno al mondo… Leggetelo, è bello ed istruttivo.

Francia vs Italia: Grande Gioia, ma…

Grande gioia nel cuore dei gastronazionalisti per la notizia che Taste Atlas ha nominato “Cucina dell’Anno” la cucina italiana. Surclassando di parecchio gli amati/odiati francesi. Bene. Ma forse è meglio capirci di più, oltre che gioire sui social in modo scomposto.

Poke di Lago

Da una mia idea un ottimo esito grazie al Drigente Fiorenzo Ferrais, al prof. di cucina Ivano Pollini e alla professoressa incaricata Laura Palumbo. Ci vediamo a Terra Madre,Torino, domenica 25, stand della Regione Piemonte. Degustazione gratuita!

Finanziera

Ieri sera ho mangiato la mia prima Finanziera tradizionale, piatto tipico piemontese ricavato dalle frattaglie e acidulato con l’aceto e il marsala. Non sono schizzinoso, ma il piatto non mi è piaciuto: troppo particolare per i miei gusti. Buono ma non di mio gradimento.

L’Ingegnere e il Torrone

Per il mio amico ingegnere il mistero permane: come avranno fatto ad inventare il torrone con le attrezzature che avevano allora? Lui ha provato a farlo a casa e non lo farà mai più: l’impasto diventa via via più denso e la temperatura è insopportabile, il miele si liquefa a 140 gradi. “Devi menare il torrone, come si dice, per tanto tempo. Fino a venirne a noia!”.

Muschio da Mangiare

Il muschio mi piace: quando cammino per i boschi (funghi, trekking, passeggiate…) mi soffermo spesso a guardare e toccare il muschio. Da bambino lo raccoglievo per fare il presepe e mi immaginavo delle piccole creature addormentate che vivevano nel bosco e si riposavano appoggiando il capo sul muschio morbido e fresco.

Trattoria Antica Cantina a Candelo

Grazie ad Andrea che mi ha consigliato una vera trattoria italiana, mentre ero di passaggio a Candelo (Bi) per la mostra Liberi di Imparare di tappa al Ricetto. Si tratta di un locale semplice, cucina tradizionale (io ho mangiato trippa con i fagioli), porzioni abbondanti, servizio cordiale, vino della casa buono… si chiama Trattoria Cantina Antica ed è facile da trovare ed è da provare. Una volta c’era una trattoria in ogni paese. Oggi sono una rarità.

Zabaione e Cotechino

Che sorpresa! Vado da Germana a pranzo su ai Falchetti e lei mi prepara, benaugurante, un piatto di lenticchie (buone, aromatizzate con dadolata di guanciale ad insaporire) e del cotechino con uno spumeggiante zabaione! Cavoli, roba del Rinascimento! Eppure per Germana “un piatto tipico del Piemonte”. Io, però, non ne avevo mai sentito parlare.

Germana: ovvero dell’attenzione

A casa di Germana anche un piatto pasticciato diventa ordinato. Così è stato anche sabato scorso quando mi ha preparato la Polenta Concia, alla maniera piemontese (luogo di riferimento Oropa, coi suoi ristoranti storici). Buona, ancorché ricca e di lunga digestione