Camminare
“Lungolago” si chiama il concept-menù de Il Piccolo Lago di Verbania (ma sul Lago di Mergozzo). Eccolo qui:
Blog di Riccardo Milan: pensieri, vino, cibo, riflessioni, film, letteratura ed attualità gastronomica fra il Lago d'Orta e un poco di mondo.
“Lungolago” si chiama il concept-menù de Il Piccolo Lago di Verbania (ma sul Lago di Mergozzo). Eccolo qui:
Bello il tema dell’amore e belle le canzoni che ne parlano. Perché si parla d’amore? Perché piace? Non so, le risposte possibili sono tante, ma intanto l’Amore piace. Anche a me.
Faccio fatica a pensare che in futuro ci saranno ancora i piccoli centri di provincia. Ma se proprio potessi essere smentito, Borgosesia mi piacerebbe che rimanesse
Ieri in una birreria mentre mangiavo dei curiosi formaggi bavaresi l’occhio mi è caduto sulla tovaglietta di carta, zeppa di ricette regionali italiane
A Ghemme l’occasione era quella di parlare di due illustri concittadini, nonché miei ex colleghi al Maggia di Stresa, citati nel libro: Alberto Gozzi e Daniele Preda. Mi hanno chiesto una testimonianza ed io ben volentieri l’ho data.
Il post sulla mia esperienza maltese, questo, ha incuriosito una collega che se n’è andata a Roma con alcuni pargoli e mi ha condiviso le sue impressioni.
Ogni volta che per lavoro debbo andare nella periferia di Roma mi assale la stessa domanda: perché vivere lì? I palazzoni non sono neppure male e neppure i servizi: ma ovunque incuria, sporcizia e scritte.
Mi mancavano però il decanter fallico (visto sulla rete) e la bottiglietta tascabile (vista a Rimini) di un misterioso intruglio
“E’ vero che vicini hanno capito che era successo qualcosa vedendo i suoi gatti in cortile?”. “L’ho letto anch’io ma non posso dirle nulla: ci sono indagini in corso”.
Mi ha impressionato rivedere la Bemberg, la grande fabbrica dei miei padri (del mio naturale, ma anche quella dei vicini, degli amici di famiglia). Quando ero piccolo suonava quattro volte al giorno, si palesava in regali natalizi, entrava nelle discussioni, sollevava animi e muoveva passioni.
“Il tempo del ricordo è un passato remoto, eppure mi sei ancora addosso, come un maglione comodo, come un cappello che vola…”