Tortellinata? Bel libro
La sua lettura l’ho dedicata ad Umberto, che pur -conoscendolo- avrebbe avuto da dire. Ma è un bel libro in cui storia, costume, ricette… si fondono e si armonizzano
Blog di Riccardo Milan: pensieri, vino, cibo, riflessioni, film, letteratura ed attualità gastronomica fra il Lago d'Orta e un poco di mondo.
La sua lettura l’ho dedicata ad Umberto, che pur -conoscendolo- avrebbe avuto da dire. Ma è un bel libro in cui storia, costume, ricette… si fondono e si armonizzano
Purtroppo, la morte dei miei ha ucciso il pranzo della domenica. E quando vado a pranzo da qualcuno dei parenti, le cose sono più semplici: una sola portata, forse un dolce, meglio un antipasto…
Davvero banale il generale, anche lui, a volte (a volte è infatti più lucido) scivola nei luoghi comuni della destra: gli ambientalisti sono comunisti travestiti, i radical chic sono quelli che sono progressisti a parole e non nei fatti
Ecologismo come nuovo comunismo? Il Generale lo dice (o glielo scrivono, penso).
L’ho trovato in un cassone appena all’ingresso della libreria Acqua Alta di Venezia, usato, ad un euro. L’ho preso perchè Piero Chiara mi piaceva anni fa e ritrovarlo mi ha fatto piacere.
Posseggo due libri uguali, in due edizioni diverse. Si tratta del libro di cucina ghemmese (Ghemme, Novara) scritto da Daniele Preda, un ex collega cuoco, ottimo chef di vecchia scuola.
“Avere un doppio cognome a volte è peggio che portare gli occhiali…”. Un attacco fulminante, un libro che si fa bruciare
A chi era con me e mi chiedeva rispondevo che a questi (e ad altri) signori debbo il mio pane quotidiano.
facendomi delle domande: ogni esistenza merita di essere raccontata? E i romanzieri debbono raccontare la loro o debbono, per così dire, mimetizzarsi nei racconti? Shakespeare non lo fece e la sua vita è seppellita lì ad Stratford upon Avon, anche se la sua opera è immortale. Marziani l’ha fatto ed oggi, per un po’, la sua vita è salva. Vanità? Necessità?
Ho trovato in un bookcrossing una copia del libro “Canti Pisani” del poeta Ezra Pound, figura mitica della cultura della destra italiana (non so per quella americana, invero), tanto da dare il suo nome ad un movimento ultranazionalista.
Il libro era stato dismesso da una biblioteca pubblica. E non lo sarebbe stato se fosse stato letto. Ma la sua sostanziale integrità diceva con chiarezza che nessuno, per anni, lo aveva preso in prestito o lo aveva sfogliato.