Aglio Nero
Grazie al Sapeg e grazie a Gustamante ho conosciuto l’aglio nero: buono e da utilizzare in mille modi (io ci ho condito la pasta, insaporito il risotto, farò una salsa per formaggi). Ma cosa è?
Blog di Riccardo Milan: pensieri, vino, cibo, riflessioni, film, letteratura ed attualità gastronomica fra il Lago d'Orta e un poco di mondo.
Grazie al Sapeg e grazie a Gustamante ho conosciuto l’aglio nero: buono e da utilizzare in mille modi (io ci ho condito la pasta, insaporito il risotto, farò una salsa per formaggi). Ma cosa è?
Si tratta di vini longevi, di grande “stoffa” perché capaci di sorprendere nei bouquet, nell’evoluzione, nell’equilibrio. Ed è stato bello ripercorrere, sorseggiando le annate, gli anni della nostra vita. Poesia pura.
Il Corso Green-Com che ho seguito e sto seguendo, prosegue con le visite guidate alle Aziende che meglio interpretano i concetti di sostenibilità ed ecologia affrontati durante il Corso. Come già fatto con la Novamont di Novara. Questa volta siamo andati alla scoperta di un’azienda che sta a cavallo di due frontiere ancora da scoprire: si tratta dell’Azienda Agricola Agorà
Una cena benefica è anche l’occasione per ripercorrere alcune pagine, tragiche, di una storia che qui al Nord si pensava lontana: ma che lontana non era.
Bene, mi arrendo e mentre lui parla io ricordo una poesia medievale studiata a scuola: “Verde river’ a lei rasembro a l’are,/ tutti color di fior’, giano e vermiglio, / oro ed azzurro e ricche gioi per dare: / medesmo Amor per lei rafina meglio”. Ah, il potere misterioso delle pietre preziose!
Davvero una bella sorpresa assaggiare dei prosecchi non solo dignitosi, non ripetitivi, ma buoni e originali. In mezzo a settecento milioni di bottiglie, queste ed altre poche migliaia danno speranza. Lo dico come consumatore, ma anche come italiano e veneto orientato, data la mia parentela.
Una buona panissa vercellese la potete gustare a La Bettola di Carisio: un locale luminoso, dal look moderno e dal servizio piacevole e puntuale. Io se passo, ci vado.
Si tratta di una particolare zona del vigneto veneto, papà lo definiva il meglio, dove si produce il prosecco. Ieri zona piccola di un vigneto poco più grande; oggi, zona piccolissima di un vigneto a glera-prosecco decisamente più ampia. Oggi non è semplicemente “cartizze”, ma Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Cartizze docg.
Non ricordo quale sia stata la prima volta in cui sono andato a Campello Monti. Forse con Isabella e sua madre Angiolina. Non credo che suo padre Gianni ci fosse: odiava la montagna, le curve e i luoghi che sapevano di antico.
L’effetto è buono. Il gin è buono, anche se all’inizio, appena sentito, non ci credevi.
Da una mia idea un ottimo esito grazie al Drigente Fiorenzo Ferrais, al prof. di cucina Ivano Pollini e alla professoressa incaricata Laura Palumbo. Ci vediamo a Terra Madre,Torino, domenica 25, stand della Regione Piemonte. Degustazione gratuita!
a Milano sfileranno le migliori produzioni italiane
di nicchia, con chicche spesso inedite, con l’intento di far provare ai visitatori esperienze gastronomiche complete e far conoscere nuove tendenze e curiosità che ruotano attorno alla cucina nazionale
Domenica scorsa sono stato invitato a CheBolle ad Arona da Silvio (l’organizzatore) e da Andrea (il rappresentante) a gestire una degustazione con due vini marchigiani della ditta Fausti di Fermo. Una famosa cantina biologica, condotta con passione da Domenico D’Angelo. I vini erano il Rosso Piceno doc Fausto e il Pecorino Amedeo Falerio doc.