Ocarine Global

Come un artigiano verbanese ha modificato uno strumento musicale e lo vende in tutto il mondo

Quanta Roba!

Quanta roba si può imparare ad un corso on line sui funghi! Per esempio che esistono come regno a sé solo dal 1969 (anno topico quello!)

Intorno a Me

i signori che costruirono il quartiere sono quasi tutti morti, alcuni figli se ne sono andati ed altri rimasti; si sono aggiunte altre famiglie che arrivano da ancor più lontano: romania, albania e brasile… tutti lavorano ed hanno figli. Ci si saluta, si fanno due chiacchiere. I loro figli giocano con i figli del mix presistente, dando vita ad una nuova generazione di italiani che studierà, lavorerà, si sposterà ancora. Altro che centro e periferia: tutto sarà mescolato.

Non Male Le Leve Delivery

La mia scuola fa delivery e lo fa per arricchire l’esperienza laboratoriale degli allievi. Il delivery è infatti aperto solo ai dipendenti e agli studenti della scuola, con i loro familiari ovviamente. Devi penotare giorni prima e andare a ritirare quando hai concordato. Un bel sacchetto di carta, scatolette e strane buste all’interno (c’è anche un cocktail pronto). Arrivi a casa e segui le precise istruzioni et voilà: la cena (o pranzo) è fatta! Non male davvero.

Opulenti

Musica opulenta e vini altrettanto ricchi, corposi, ridondanti… ecco, seguo una lezione on line sui vini e la relatrice ci regala una compilation rock ispirata ai vini “super” degli anni che furono: i vini “super”, blend di vini e lunghi passaggi in barrique, vini “muscolosi” di alcol, tanto colore, morbidezza e profumi terziari a go go…

Un Mazzetto di Erbe a Pontiana

Vorrei tornare a Pontiana, un punto fra Novara e Vercelli. Ci sono passato un settembre di due anni fa, percorrendo le vie e le strade fra le risaie. Ieri era un posto tappa per i pellegrini lungo la Francigena, oggi l’antico convento è abitato da creature silenziose, uno spazio fra due mondi. Del passato conserva il bel chiostro e l’antica chiesa con affreschi medievali. Affreschi di santi, martiri, miracoli, storie antiche, sotto cui dormivano i pellegrini.

Donne da Lockdown

I ristoratori ok, ma anche le donne con figli (e un lavoro) sono tanto vittime di questi lockdown, e in più della Dad. Su di loro, infatti, si scarica ancora tutto il peso dei ragazzi a casa, del lockdown familiare e della Dad

Politici “Vecchi”

Di infrastrutture fisiche ne abbiamo tante, miglioriamole, rendiamole sostenibili; usiamo il digitale per ridurre spostamenti, aiutare i piccoli centri, ampliare l’offerta; riusiamo le strutture che abbiamo già (perché l’ospedale nuovo del Vco su un terreno vergine? Perché l’ennesimo magazzino? Perché non usare fabbriche vecchie ed abbandonate? Perché?). Spero di sbagliarmi: non vorrei che i nostri giovani fossero mandati ancora una volta “al massacro”.

Cose Nuove

Da quando è incominciato questo “big crash” ho imparato a fare molte cose. Ho imparato a stare da solo, senza sentirmi solo. Ho imparato a gestire i miei contatti, per non perderne nessuno. Ho imparato ad usare la tecnologia, senza snobisticamente dirmi contrario. Ho imparato… Davvero molte cose.

Cantare le Uova

Mangiate abbondantemente per secoli, da poveri, ricchi e borghesi, oggi in cucina sono un poco neglette. E questo da anni, complice forse anche una comunicazione igienica e nutrizionale confusa e contraddittoria. Eppure, Gabriele D’Annunzio le adorava, sotto forma di frittata ed ha vissuto una vita piena e lunga. Boh!? Nei ricettari classici, Ottocento e primo Novecento, come l’Artusi, le ricette sono tantissime; nei ristoranti moderni però non appaiono più, se non in abbinamento, magari con asparagi o tartufo, o se figlie di una storia originale, ricercata o preziosa, come le uova di certi allevatori. Insomma, danno l’idea di essere marginali nel dibattito gastronomico-culturale della contemporaneità.

Io, un Vecchio Hippy e la Geuze

Non so quando, né perché: ma ad un certo punto io e altri momentanei amici siamo a Bruxelles. Tanti anni fa. Girovaghiamo per il centro e beviamo birra, tanta e buona. In uno di questi locali o forse all’ostello facciamo amicizia con un simpatico, maturo (50anni, più?) hippy appena tornato dall’India; che si è poi accompagnato con noi, giovani un po’ scrausi, per un paio di giorni.