Un mese senza

Un mese senza scrivere di vino, di cibo, cucina, ristorazione… un mese pieno di cose fatte, bevute ed assaggiate; un mese pieno di cose che si sarebbe voluto fare. Un mese però senza Allappante.

Fra le cose che avrei voluto scrivere la degustazione di vini da terre vulcaniche, legati da un’associazione dal nome palese: Vulcania… e da una nota secca, minerale, quasi sapida e amarognola sul finale: lessini durello doc metodo charmat, dalla salinità spiccata. Cantina Colli Vicentini. Voto sette; il soave doc La Frasca 2011, garganega in purezza, quasi esotico. Voto otto; il gambellara classico 2011 Roberto Zonina, note minerali e vegetali. Voto sette e mezzo; il pitigliano doc toscana bianco Ildebrando del 2012, un blend di uve, un vino più fruttato. Voto sette; la falangina campi flegrei del 2012. Voto sette e mezzo; ischia doc 2012 Case d’Ambra. Voto sette; il lacrima christi 2011 Setaro vesuvio doc. U bel vino anche lui, sette; e per finre il vin santo colli euganei… ottimo.

Poi avrei voluto scrivere della degustazione fatta a Como con Walter Massa e il suo arcinoto timorasso. Lui, un tipo un po’ così, fintamente naive, accompagnato per far scena da un omone a piedi nudi vestito come un contadino americano (salopette di jeans, camicia a quadri, fularone…); Walter che attacca ed è volutamente scurrile, ma ti racconta del novese, del timorasso, della storia della sua cantina, la storia del successo della sua cantina, del timorasso, di un territorio… lui che ci fa assaggiare un suo bianco Derthona del 2007, 14°. Un vino da far girare a lungo nel bicchiere per toglierli quel profumo di morchia e donargli le note mielose che poi ti assalgono; poi ci fa assaggiare un Costa del Vento 2010, un vino dal profumo mieloso, acacia. In bocca fresco, corposo e lungo… complesso; ed infine un Costa del Vento 2005, giallo oro nel bicchiere, agrumi e miele nel naso, in bocca asciutto, caldo…

Mi sarebbe poi piaciuto parlare dei tanti vini assaggiati a Sanvino, ma ho perso tempo a parlare della manifestazione sul blog dedicato (www.sanvino.altervista.org). Me ne ricordo tanti e tanti sono piaciuti. E’ stato bello, però, dare una mano alla Palestina (piccola piccola).

Mi sarebbe piaciuto parlarvi dei vini assaggiati a Castagnole Monferrato, in compagnia di Lauren e di una coppia di australiani: Montalbera, Farraris, Crivelli e Gatto le aziende visitate. Molti di più i vini assaggiati. Fra cui interessanti spumanti a base grignolino e barbera vinificato in bianco (Montalbera), ottimi ruché (tutti e quattro, in particolare però Gatto), discreti grignolini, ruché invecchiati e barriquati (Ferraris), barbera meno acidi del tradizionale (Ferrais)… E poi discussioni sul profumo di rosa, sul rapporto fra vino e tufo, sui turisti australiani che un’agenzia specializzata fa percorrere l’Italia sui mezzi pubblici per mangiare ed assaggiare vini (avventurieri veri, mica Mr Crocodile Dundee!)…

Avrei voluto ma non ho fatto. Da domani rimedio… per me.

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