Tette Barocche

Cammini fra decine di bellissime tele e poi ti accorgi che sono tutte accomunate da qualcosa: morte e donne un po’ spogliate. No, niente inguini o lati b, semmai seni. Tanti seni rotondi che fanno capolino qua e là, fra veli, abbondanze femminee ed epidermidi eburnee. Se non decisamente lattee. Nel museo di Cosenza il Seicento Barocco è così: un mix di morte e di sensualità che sembra essere il curioso leit motiv di una civiltà dominata dalla Chiesa e dal conformismo, ma che nei racconti del vecchio testamento e della storia trovava motivi sensuali, in cui l’erotismo si stemperava con il senso della finitezza: ricordati che devi morire. Guarda, ma pentiti. Diabolico!

Nulla di diabolico, invece, nei vini Spadafora che eravamo lì ad assaggiare. Buoni. Ne parlerò poi. Ma fra una degustazione ed un’altra; fra un menù tradizionale ed uno un po’ creativo; fra pizza e peperoni e patate della Sila… ecco una bellissima visita al Castello Normanno e al Museo cittadino. Dove, ovviamente, oltre alle tette barocche c’è anche altro. Ma a voi la scoperta!

Cleopatra
La Vergine

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