Sughero sì, plastica no!

Prendiamo posizione ufficialmente in favore dei tappi di sughero, al posto di quelli in plastica. E, in maniera più defilata, anche contro il metallo dei tappi a vite. Facciamo nostra la posizione del WWF, del suo Programma Cork Oak Landscapes, in cui si sostiene che “il diminuito uso del tappo in sughero e il conseguente abbandono dello sfruttamento economico dei boschi, nei prossimi anni potrebbe determinare un degrado significativo delle sugherete nel Mediterraneo occidentale o il cambio d’uso di queste aree”. Inoltre il WWF ricorda che i boschi si rinnovano, mentre la plastica no. I tappi colorati (o meno) sono infatti  “realizzati con miscele complesse di polimeri sintetici derivati dal petrolio” e “la loro composizione chimica ne rende difficile il riciclo”. Abbandonare il sughero per la plastica, allora, aprirebbe uno scenario in cui, oltre “la perdita di circa 62.500 posti di lavoro” vi sarebbe “la scomparsa di diverse specie già a rischio di estinzione” (l’habitat delle sugherete e le querce da sughero stesse). Aprire bottiglie di vino con il loro bel tappo in sughero, dunque, dona piacere ai sensi ma favorisce anche “la conservazione della biodiversità”. E adesso chi ci ferma più nel bere?!

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