Strani Avventori

Di passaggio a Verbania, ieri domenica 14 settembre, mi fermo all’Open Day “Buon… Giorno in Famiglia!”, organizzato dalla Fondazione Sacra Famiglia di Intra. Mi fermo perché so: so che ci sono divertimenti per bambini (e ho con me Filippo, dodici anni), c’è buon cibo e buon vino (io), qualcosa da vedere e da imparare. E poi è una bella cosa: per una giornata la città varca i cancelli di questa clinica specializzata in riabilitazione, lungodegenza, malattie mentali più o meno gravi, handicap fisici… e così le cose si confondono e per qualche ora i bei giardini e gli spazi ordinati della clinica sono spettinati da bimbi, famiglie, giovani di associazioni ed espositori.
Mentre ero lì, all’ora del pranzo, ho dato una mano a Stefano e a Monica de La Pesa aprendo bottiglie e servendo il vino. Fra i tanti avventori, attirati lì dalla combinazione Pesce Fritto di Lago (cucinato dall’Associazione La Riva. Ottimi i filetti di coregone!), formaggi e salumi, pane nero e vino… fra i tanti avventori, anche un signore ospite che si è piazzato davanti alle bottiglie a testa bassa e fare interrogativo ed ha preteso che glieli facessi assaggiare tutti e che glieli spiegassi tutti. Ha chiesto, ha ascoltato –sempre con lo sguardo basso- ed è stato anche in silenzio per lunghi istanti… non sapevo come prenderlo. Poi ho deciso di spiegare tutto più volte e di avere un tono supercordiale. E il miracolo è avvenuto: mi ha guardato negli occhi, ha sorriso e mi comprato una bottiglia di vino da bere con un qualcuno che sarebbe arrivato a momenti.
Pensavo di vederlo ancora, ma è sparito fra le aiuole ordinate e gli spazi limpidi della clinica. Lui, il suo cervello un po’ opaco e la mia bottiglia di vino. Un Dolcetto d’Asti per la cronaca.
Buona bevuta a lui!

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