Il sole, la luce

Il sole, la luce

Buio e freddo sono sinonimi di morte. Luce e calore di vita. Forse è per questo che vicino a casa mia sta avendo grande successo un ristorante, anello di una catena internazionale, dove vetri, luce e colori la fanno da padrone. Nonché un orario assai flessibile ed un’offerta tematica. E’ sempre pieno: giovani, famiglie, coppiette… e non è a buon mercato. Sì, la logica del supermercato lo pervade: fanno offerte qua e là, ma se componi il menù seguendo altre suggestioni paghi di più che in un ristorante tradizionale. Ed in cambio hai sì buon cibo ma spazi ridotti, servizio fin troppo veloce (che vogliano mandarmi via prima?), nessuna intimità (preparatevi discorsi neutri, da treno…). Eppure è sempre pieno! Come mai?

Io credo sia merito della luce, dei colori, e di quell’essere in vetrina. Un po’ come se si fosse in un “reality”. Ci sono andato anch’io e mi ha deluso per i prezzi e per la scomoda seduta e per la vicinanza dei tavoli. Meglio certe pizzerie o ristoranti di carne. Anche se, dovrebbero capirlo anche loro, certi ingressi oscuri, certe scuritudini, certi quadri scoloriti, ricordano atmosfere di morte. Non attirano. Perché non imparare da chi ha successo: luce, colori, vetri… Per molta gente sembra essere più importante del prezzo!

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