Sbobba da Covid

Ci risiamo, sono chiuso un’altra volta. Ma questa volta sono solo. Sì, ho Cesare, ma è un gatto e non sa cucinare. E poi è dispettoso: fa danni. Per cui passo dall’altra parte: non mangio, cucino. E non è una bella esperienza. Provo a fare una minestra: ho della zucca surgelata, raccolgo della malva, metto cipolla, aromi e poi, un po’ in là, frullo tutto. Troppa acqua, troppo liquida. Che fare? Ho fame. Aggiungo del riso e alla fine manteco con burro e formaggio. Una simil paniscia, un risotto minestroso. Sbobba. Che tristezza: solo, ristoranti chiusi, freezer pieno di cose misteriose da cucinare. Farò video surreali come lo chef Ruffi e i suoi piatti improbabili (ed immangiabili!)? Meno male che ho una buona scorta di vino. Basterà contro la depressione? Boh!? Per ora mi auguro che passi e che possa tornare a mangiare bene in giro in giro. Passerà.

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