Rock ‘n’ Roll Ice Cream

Il muro sembra, forse è, ma non è lo stesso comunque: è pulito, senza scritte. New York è oggi una città “svizzera”. Ieri era un po’ italiana. I panni che indossa sembrano, ma sono più morbidi rispetto a quelli di un tempo. I capelli sembrano neri come allora, ma sono certo tinti. Lo sguardo no, quello è il suo. Di allora. Allora, però, non aveva un cono gelato in mano. Non faceva la pubblicità per un gusto di gelato. Più esattamente per il Cookies Marky Ramone, edizione limitata di un gusto a me sconosciuto. Ma dicono assai apprezzato fra i gusti che uniscono la cremosità del gelato e la croccantezza del biscotto. Allora, qundo lo conobbi, aveva dei problemi con l’alcol e la droga. Più che con la glicemia. Fu il secondo batterista dei Ramones, dopo il mitico Tommy Ramone. Lo vidi suonare a Milano con i fratelli “Ramone”. Poi, ho letto, ci è venuto con altre band: tutte di genere “punk” o giù di lì.

I Ramones mi piacevano un sacco, più dei Sex Pistols e più dei Dead Kennedy’s. Ricordo di aver comprato il loro omonimo disco, un LP, in edizione “best prices”, da un negozietto di dischi che c’era ad Omegna (ed ora da anni non c’è più). Una volta ascoltato non me lo sono dimenticato più! Rock ‘n’ Roll puro: Blitzkrieg Bop, Beat on the Brat, Judy Is a Punk, I Wanna Be Your Boyfriend, Chain Saw, Now I Wanna Sniff Some Glue, I Don’t Wanna Go Down to the Basement, Loudmouth, Havana Affair, Listen to My Heart, 53rd & 3rd, Let’s Dance, I Don’t Wanna Walk Around with You e Today Your Love, Tomorrow the World. Il disco ce l’ho ancora, consunto. Ho anche la maglietta ufficiale: nera, con aquila e motto dadaista “gabba gabba hey” (ma che cosa vorrà dire?). Ogni tanto la sfoggio. Mi riscopro giovane.

Ma si invecchia. E servono soldi. Magari per curare gli eccessi di un tempo. E serve anche fare la pubblicità ad un gusto di gelato. Ad una base per fare del gelato. Di una ditta italiana. Per il mercato americano. Male non fa. Non so però: a me suona strano. Ma ammetto che a New York hanno dedicato a Ramones una piazza, due cenotafi al cimitero. Altrove c’è un museo dedicato a Ramones. Più idoli che musicisti “punk”, dunque. Il gelato poi sarà buono. Certo. Non ho dubbi. Ma rivedere quel muro: pulito; quei jeans senza strappi; e quel “conone” variegato… mi ha fatto una strana impressione…”Hey ho, let’s go Hey ho, let’s go/Hey ho, let’s go Hey ho, let’s go/They’re forming in straight line They’re going through a tight wind/The kids are losing their minds The Blitzkrieg Bop…”…Gabba gabba hey…

 

Visite: 2337

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *