Ripassando Nervi

Ecco, lo sapevo: da qualche parte c’era la fregatura! Andrea che mi intercetta in un bar e mi dice che devo “gestire lo stand della cantina Nervi” al primo Pettenascoinwine, sabato questo. Poi mi sorride come un cordiale maestro (che ti frega): “ecco ho qui del materiale da leggere… su, ripassa un po’”… ahaha eccomi dunque a ripassare.
Cominciamo con la storia: “Fondata nel 1906” da Luigi Nervi… uno dei primi doc d’Italia” questo lo so ed aggiungo “vari passaggi di proprietà… sede nella vecchia stazione del tram a cavalli che percorreva la Valsesia…”. Leggo: “Nel 2011 quattro famiglie norvegesi, spinte dalla loro passione per il vino e la viticoltura, hanno acquistato la proprietà”.
La zona. Leggo: “I nostri vigneti, ricchi di porfido ed argilla, coprono una superficie complessiva di 24,5 ettari di vitigno nebbiolo situata ai piedi del Monte Rosa e su ripidi pendii esposti a Sud”. Aggiungo “si parla di un vulcano ribaltato, ere fa, che avrebbe portato in superficie rocce del mantello”. Ottima mineralità che affina i profumi e dona leggerissima sapidità al vino.
Produzione. Leggo: “Fedeli alle tradizioni locali, potiamo e raccogliamo a mano, producendo vini rossi di qualità e utilizzando botti di rovere di grande capacità, sia per la fermentazione che per l’invecchiamento”. Tradizione, dunque. Ottimo. I cru aziendali sono “Valferana… dal vigneto omonimo, contraddistinto dalla particolare concentrazione di manganese… le origini del vigneto risalgono al 1231, quando Rufus Musso firmò una pergamena vendendo i suoi vigneti per pagare la dote della sorella Delia… Il vigneto Molsino è un anfiteatro naturale esposto a Sud ed occupa 10 ettari. Prende il nome da Mursin; parola dialettale nord-piemontese che significa morbido”. Cosa aggiungere? Fra i due, io preferisco il Molsino.
Vini. Gattinara docg Valferana, Gattinara docg Molsino, Gattinara docg, Coste della Sesia Spanna doc Podere dei Ginestri, Coste della Sesia Nebbiolo doc Terre del Monte Rosa, Nervi Rosa, Nervi Bianca e Nervi Jefferson 1787.
A proposito di quest’ultimo, vino fuori le righe, si tratta di un “nebbiolo rosato spumante, ottenuto dalla vinificazione metodo classico apprezzata da Jefferson nel 1787”. In quella data, infatti, “il 19 aprile del 1787 Thomas Jefferson alloggiò presso l’Albergo Tre Re di Vercelli e degustò il suo primo Gattinara – o secondo l’annotazione del suo diario, Gatina. Il suo primo incontro con il Nebbiolo lo ebbe il giorno precedente a Torino. La sua descrizione del vino ci suggerisce che fu vinificato nello stile spumante, diffuso nel Piemonte fino agli anni Quaranta dell’Ottocento”. Scrive, infatti: “Nei dintorni viene prodotto un vino rosso piuttosto originale; il Nebiule. E’ amabile e morbido come il Madeira, astringente al palato come il Bordeaux e vivace come lo Champagne. E’ un vino piacevole”. Assaggiamolo, dunque, e ripassiamo esercitandoci nella degustazione… a sabato!

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