Pur nuova legge impone oggi…

Pur nuova legge impone oggi… che dopo le due di notte non si possano servire più alcolici. Legge liberticida che, con la scusa della salute pubblica, uccide le libertà individuali. Una legge etica e proprio perché etica da aborrire (perché non abolire anche i cibi grassi e pesanti a cena: uno potrebbe avere un colpo di sonno… e perché non staccare le linee dei cellulari: distraggono chi guida…). Pur nuova legge impone oggi… ed io penso alle mie notti.
Quelle passate con varie Ermione a feste in piazza, osterie, case di amici, lunghe notti assai alcoliche. E poi a dormire in auto, a casa di nonne improbabili, in soffitte… Che cosa rischiavo allora, inconsapevole. Forse di diventare padre (ma le Ermioni e il sottoscritto non si facevano così ottundere dall'alcol). E poi…
E poi le notti passate con i vari Mimmo, Ciana, Fausto… Notti lunghe nei circoli, nei pub, in discoteca, in pizzeria, a Casale Monferrato… ad attardarsi a casa di amici… a mangiare cose improbabili in luoghi improbabili… tutti giovani e gagliardi verso il futuro, forando la notte a colpi di frizzantini scrausi, birrette ed altre sostanze oggi aborrite… Cosa avrei potuto rischiare? Forse di essere malmesso per qualche botta in più presa fuori delle discoteche; forse di avere qualche fidanzata non voluta di cui pentirmi poi; incidenti, no, perché andavamo piano quando bevevamo.Non ci fregava la velocità: preferivamo l'amicizia. Vero che, quella notte, Maurizio detto “bistecca” (figlio di macellaio) per poco ci accoppava tutti con la sua 128, ma lui non era uno di noi. Voleva fare colpo, pirlone, e noi l'abbiamo mollato.Vero che Edi si è addormantato, di ritorno da una discoteca: ma era l'unico sano. Ma era stanco e la macchina è andata a sbattere (Ciana soffre di un fastidioso mal di collo, da allora). Che altro?
E ancora i vari viaggi verso l'ignoto con Enrico. A Rimini per una conferenza a parlare di vino, letteratura (ma fai leggere i giapponesi ai tuoi studenti: sei un perverso!”), di vita; a fare notte prima al ristorante, poi in birreria, poi in discoteca a ballare il liscio (lui) e poi occhiali da sole (io) alla conferenza. Cosa avrei potuto rischiare? Se avessi osato nel ballo, forse oggi avrei una fidanzata romagnola. Nisba. I giapponesi, però, li leggo e li faccio leggere ancora.
E la notte di Barcellona con Andrea: cena e poi locale sul porto: musica, birra, margarita e red con vodka… il sole mi apparve, mentre cercavo di entrare in Fiera. Ridevo ancora, ricordando il Poeta newyorkese… Notti alcoliche. Notti proibite, oggi…
Pur nuova legge impone… Ma sono poi così negative le notti passate bevendo con gli amici? Io ne ho un bel ricordo: notti alcoliche.

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