Primo Maggio

Il Monumento alla Famiglia del Villaggio Operaio De Angeli Frua di Omegna

Detesto il Primo Maggio, perché detesto sia i suoi celebratori sia i suoi detrattori. Entrambi dicono le stesse cose: si ricorda chi il lavoro non l’ha, chi è sfruttato, chi deve accontentarsi…la destra accusa la sinistra, la sinistra accusa il “capitalismo” e altre voci generiche… Sono anni che sento le stesse cose e il Mondo non è finito e l’Italia non è finita. Mi giro intorno e vedo case, auto, supermercati… se la povertà c’è, se il lavoro precario c’è è perché la politica ha lavorato male: destra e sinistra comprese. Se il Meridione è pieno di povertà e di lavoro nero è perché la politica ha lavorato male: destra e sinistra comprese. Comunque io di povertà ne vedo poca e forse la politica ha lavorato bene. Il Paese ha lavorato bene, il Paese in cui viviamo non è male: in fondo io ho avuto il covid e sono stato magnificamente curato, assistito, coccolato; ho avuto la mutua e non ho perso un giorno di stipendio; mi hanno vaccinato e non mi hanno chiesto un soldo (io avrei dato, davvero). Succede così ovunque nel mondo?

I problemi degli italiani sembrano essere più legati alla loro indole che al sistema. E comunque non è più il caso di pensare alla politica come “un’avanguardia” e smetterla di festeggiare in stile calcistico. Retorica pro e retorica contro sono da abbandonare

Visite: 188

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *