Olio di Palma: da che parte stare?

Confesso che la polemica francese sulla Nutella e sull’olio di palma non mi ha interessato. Fino all’altra sera, quando all’EXPO’ una gentile signorina, italiana, nello stand della Malaysia descriveva le caratteristiche positive dell’olio di palma ad un gruppo di attenti visitatori. L’ho ascoltata poco, ma alcuni passaggi vertevano sulla naturalità del prodotto, sull’alta resa dello stesso (e dunque più ecologico perché meno alberi e più olio), sulla difesa delle foreste, sulla sostenibilità ecologica dello stesso… e cose varie… confesso che mi ha stupito: condivido con molti una sincera, superficiale antipatia per questo tipo di grasso. Ma il siparietto mi ha fatto ragionare e leggere.
Così ho saputo della polemica Nutella-Olio di Palma e il ministro francese; delle molte voci di ecologisti contrari; delle reti di certificazione etica del prodotto; degli interessi degli altri produttori di olii alternativi; del parere dei nutrizionisti e dei vari guru dell’alimentazione…
Cosa ne penso ora? Nulla, se non che si debbono mangiare pochi grassi, in genere; mangiare meno, in generale; fare moderata attività fisica, tutti i giorni; consumare più verdure e prodotti freschi; evitare quanto possibile dolci, dolcetti industriali, fritti e così dicendo… Ma poi si muore lo stesso, ovvio. Ma magari dopo.
Per quanto riguarda l’ecosistema, poi, mi affido all’opinione degli ambientalisti e alla loro potenza di lobby e alla speranza che neppure in Malaysia si vogliano scavare la fossa da soli. La prossima volta all’EXPO’ seguirò con più attenzione.

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