Notte rosa

Proprio una notte particolare quella passata alla Francoli Cup di Stresa (www.francolicup.org): un po’ come addetto alle pubbliche relazioni della scuola, molte chiacchiere con amici, un po’ da addetto al guardaroba, un po’ come addetto stampa, un po’ da assaggiatore e anche un po’ di plonge (lavaggio bicchieri)… Non mi sono fatto mancare nulla quella notte! Neppure la degustazione di alcuni vini. Tutti legati al marchio Francoli (cioè la Torraccia del Piantavigna). Fra i tanti colori della serata, mi ha colpito il rosa del Barlàn, colline novaresi doc nebbiolo rosato, un vino che profumava di ciliegia, fragoloso-fruttato, in bocca era però fresco, asciutto, ammorbidito dall’alcol e dalla glicerina. Lungo, gustoso, piacevole… Il giovane signore dei vini (che ha fatto sparire un cavatappi ad un mio studente, essendosi presentato colà senza) ci ha spiegato che il vino è ottenuto da uve nebbiolo lavorate in due modi distinti. Da una parte avviene una spremitura sotto atmosfera riducente (ghiaccio secco) “per scongiurare ossidazioni e perdite di profumi…”. Dall’altra “i grappoli interi subiscono una macerazione carbonica a circa 25-32° per due giorni, tecnica che permette di conservare tantissimi aromi senza estrarre troppi pigmenti colorati…”. E così via, fra assemblaggi e maturazioni ed affinamenti… Capito che tecnica? Capito che azienda? Capito che scivoloni? Capito che risalite?… Arrivare senza cavatappi e regalarci una stilla di rosa in una notte confusa… "Dulce est desipere in loco"… Proprio vero!

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