Non ci azzecco: i vini che ho preferito nella degustazione cieca delle Colline Novaresi non sono quelli che hanno vinto. Anzi… Anzi è vero che non li ho neppure assaggiati tutti, perché ogni commissione provava, per motivi di numero, solo due terzi dei vini in concorso. Ogni vino era assaggiato da due commissioni, ma, visto che erano tre, non tutti i vini sono stati degustati da tutti. Capito?
Io, per esempio, non ho assaggiato il colline novaresi doc bianco Ca’ dei Santi Lucerno 2005 de Il Rubino, contrassegnato dal numero 1010, il quale ha vinto il Trofeo Calice d’Oro 2006 nella sua categoria. Non l’ho assaggiato e sono contento, perché a mio giudizio quella cantina lavora senza continuità e, dunque, quello che è buono oggi non si sa se sarà buono domani. Un premio estemporaneo. In compenso, con 82 punti ho segnalato il colline novaresi bainco Mottobello 2005 di Brigatti, Suno; il colline novaresi bianco Luminae 2005 di Bianchi, Sizzano; e il colline novaresi 2005 dei fratelli Rovellotti.
Nei rossi giovani ha vinto il colline novaresi doc nebbiolo Vigna San Quirico dell’Azienda Agricola Ca’ Nova (brava Giada!), annata 2003. Io, però, gli avevo dato solo 83 punti. Avevo preferito di gran lunga il colline novaresi rosso Tre Confini 2004 della Torraccia del Piantavigna (Francoli), seguito dal colline novaresi nebbiolo 2003 Ramale, della stessa ditta, dal colline novaresi vespolina Barbatasso 2005 di Zanetta Sergio e Valter e dal colline novaresi vespolina doc, 2005, dei fratelli Rovellotti. La vespolina doc dei fratelli Ioppa, che mi piace tanto, purtroppo non l’ho esaminata.
Fra i rossi da uve nebbiolo, da invecchiamento, ha prevalso il fara doc Lochera 2001 di Desilani, pure questo non esaminato. Mentre i miei preferiti si sono rivelati essere il ghemme docg Ca’ dei Santi, annata 2000, de Il Rubino e il ghemme docg 2001, sempre della stessa casa. Bevuto con la bocca e non con la testa, altrimenti non li avrei apprezzati così tanto.
Morale? La perfezione è una pura astrazione. Poi che ogni tanto fa bene bere solo con il naso e la bocca. E staccare con la testa. Ma sarà poi giusto? Si beve prima l’azienda o il vino nel bicchiere?