No More Fritto Misto alla Piemontese!

No More Fritto Misto alla Piemontese!

Io non credo di aver partecipato ad una serata da Guinness dei primati, ma 30 portate-pezzi di fritto misto alla piemontese per me sono comunque un record. Anche perché non si trattava di mini porzioni stile “finger food”, ma di assaggi da tagliare e porzionare comunque con il coltello e la forchetta. Una fatica digestiva non da poco, ma ne è valsa la pena, perché i sapori e le curiosità e le scoperte sono state molte e piacevoli. L’occasione per questo grande fritto misto alla piemontese è stata data dalla Pro Loco di Mondovì Frazioni che organizza un paio di fritti simili all’anno, alternando con qualche altra serata gastronomica. Il fritto misto alla piemontese, per chi non lo sapesse, è un mix curioso di dolce e salato, di carne e di verdura… farina, semola o cotti così come sono. Un’occasione rara per me, forse meno per chi abita nel sud Piemonte. Io ne ho approfittato sia per il prezzo contenuto, vini e dolce compresi; sia perché in questa quantità e a questo prezzo un ristorante non ce la può fare: due pezzi per volta, una cinquantina di ospiti, diverse fritture, grande ricambio d’olio. Ne abbiamo approfittato in molti, dunque, anche perché alla guida della brigata c’era la signora mamma di una delle socie: una vera e propria campionessa di fritto misto! Dalla fama locale assai consolidata.

Cosa abbiamo mangiato? Volete un elenco? Eccolo, in ordine di apparizione nel mio piatto: fesa di tacchino, spicchio di finocchio, polpetta di manzo, asparago, pezzo di carne di maiale, un fiore del cavolfiore, alcuni centimetri di salsiccia, funghi champignon, una rana, una fetta di zucca, una porzione di cervella, una rotonda di melanzana, una fetta di testicolo del toro. un pezzo di pollo, una piccola mozzarella, un quarto di un carciofo, un piccolo broccolo, una lumaca, un anello di cipolla, una mezza fetta di fegato di vitello, un anello di totano, una oliva ripiena, una rondella di mela, un trapezio di semolino, uno spicchio a sedicesimo di banana, un amaretto, uno spicchio di prugna, uno di albicocca e un pavesino doppio ripieno alla crema gianduia… Urca!

Durante la serata le discussioni con gli occasionali compagni di tavolo (molto democratico il luogo:si occupavano i posti liberi, senza poter scegliere i commensali) si sono attorcigliate, complice il vino barbera, ma ognuno si è divertito a comporre il suo fritto misto ideale… Il mio sarebbe comunque ancora ricco: tacchino, finocchio, fettina di maiale, cavolfiore, zucca, melanzane, pollo, carciofi, broccoli, fegato, cipolle, anelli di totano, mela, semolino, amaretti e pavesino per concludere… Urca, sedici portate!

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