L’importanza di chiamarsi Naturale

Ma cosa significa “naturale”? Si lo so, è un aggettivo; oggi al servizio di sostantivi come “vino”, “vini”, “cibo”, “prodotti”, “cucina”… una facilità d’accoppiamento che crea non poca confusione ai fautori della monogamia semantica come me.
Per esempio, cosa significa questo?

Cosa è infatti la “cucina naturale”? I cereali? Le proteine vegetali? Le verdure? La carne no, non è “naturale”? Ricavata forse dal petrolio? I dolci non “macro-vegan cosa sono? La panna da latte non è naturale? Cosa vuol dire “naturale”? Forse il vocabolario ci aiuta:
naturale
na·tu·rà·le/
aggettivo

1.
Attinente alla natura in quanto realtà fenomenica ( scienze, leggi n. ), e soprattutto elementarità originaria ( colori n. ) o sussistenza oggettiva di prodotti, fatti, funzioni o competenze ( ricchezze n. ), talvolta riconducibile a indiscussa ovvietà ( è n. che venga anche lui ).
Morte naturale, non provocata.
Confini naturali, tracciati dalla stessa fisionomia geografica.
Giudice naturale, competente secondo la legge.
Figlio naturale, vedi figlio.
In matematica: numeri naturali, quelli interi positivi.
In musica: suoni naturali, quelli non alterati da diesis o da bemolli.
2.
Che possiede o conserva freschezza, genuinità o spontaneità ( verdura al n. ; un n. moto di simpatia ; mi viene n. pensare ad alta voce ), tecnicamente interpretabile anche come imitazione o riproduzione fedele della realtà, anche nelle dimensioni ( ritratto al n. ).
Acqua minerale naturale, non gasata.
Latte naturale, non condensato né in polvere.
Spesso contrapposto a ‘artificiale, artefatto, sofisticato’
“vini”
3.
lett.
Come s.m., il complesso delle qualità che definiscono il carattere di una persona: il mio naturale impetuoso e inconsiderato, ma onesto e leale (Foscolo); al pl. ( arc. ), i popoli viventi allo stato di natura.
4.
Come avv., certamente, in segno di assenso.
““Vieni anche tu?” “Naturale!””

Origine
Dal lat. naturalis, der. di natura ‘natura’ •sec. XIII.

Forse alla fine del punto 2. un po’ si spiega, ma -comunque- cosa si contrapponga alla cucina “naturale” non mi è chiaro. E ci vedo pure un po’ di furbizia… Il pane non da pasta madre non è “naturale”. Boh!?

Ancora peggio, quando si parla di vino. Leggo qui (premesso, io ci vorrei andare) che ci sarà ad Arona una degustazione di “vini naturali”. Leggete…

Un vino che usa lieviti selezionati non è “naturale”? Un vino da agricoltura biologica è più naturale di uno prodotto con trattamenti chimici? Anche qui, cosa significa naturale? Una volta il vino era più naturale di ora? Domande, dubbi, confusione linguistica…

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