Le Masche dell’Arneis

Quella delle “masche” è un’interpretazione romantica delle streghe: un fenomeno (nel senso che è esistito) storico che ha provocato sofferenza, dolore, umiliazione, morte… nel tardo medioevo e già in età moderna, alcune migliaia (chi dice unità e chi decine) di donne e, pochi, uomini sono stati processati, torturati e spesso uccisi col fuoco. Accusa? Essere delle streghe; avere poteri magici ed usarli per fare del male; essere succubi del diavolo, praticare con lui una sessualità contronatura… E non è una “fola”: è avvenuto davvero. Ora, fra le varie ipotesi quella del Romanticismo: le streghe erano donne a contatto con la natura, che ne vivevano i ritmi e conoscevano le erbe, guarivano… le “masche” appunto; un femminismo ante litteram che veniva spesso violentemente schiacciato da un potere maschile forte. Trovarle ora su una bottiglia di vino mi ha dunque un po’ sorpreso. Anche perché si trovava di un vino nuovo e per ora raro.

Si può fare da poco, infatti, l’arneis roero docg riserva. Un vino bianco ben strutturato e destinato a durare per anni. Stile francese per intenderci. Il primo che noi abbiamo assaggiato è il Deltetto 1953 anno 2017. Un vino assai corposo, profondo, morbido e fresco… vino che durerà anni, certo. In etichetta un bel disegno di Elisa Talentino, con oscuri riferimenti ad una personalità magica: una “masca” appunto. Dalle 1979 bottiglie 60 magnum realizzate si ricaveranno anche dei soldi da destinare alla Casa delle Donne di Bologna. Bella iniziativa.

Una bella iniziativa che serve certo, idealmente, a risarcire quelle donne che soffrirono secoli fa: le “masche” di ieri che aiutano le donne di oggi. Prima di una seria riflessione storica è già qualcosa e il vino è anche buono.

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