Le Calorie nel Vino: un tabù?

Non credo sia una bella cosa nascondersi dietro ad un dito. Il vino è un alimento e come tale dà calorie al corpo. Tante? Poche? Dipende. Un bicchiere di un vino a 13°, un centilitro e mezzo, circa un centinaio di calorie. In teoria avremmo la possibilità di bere una ventina di bicchieri di vino, prima di superare la quantità di calorie giornaliere. Ma non si vive di solo vino, anche se ci piacerebbe. E credo inoltre sia più calorico il mix di patatine, noccioline, pan carré con salse… che si accompagna spesso al nostro bicchiere fuori pasto. Calcolando che un uomo sano beva tutti i giorni quattro bicchieri di vino, gli rimangono un mille e settecento calorie a disposizione. Più che sufficienti per stare in forma. Sempre che non si mangi un dolcetto qua e là, un po’ troppa di pasta, un po’ troppo di fritti… Ovvio che per le donne va tutto ridotto in proporzione.
Come al solito, non è il singolo cibo, la singola abitudine che fa la differenza: ma una vita sana, equilibrata, mobile, attiva…

Insomma, la paura di alcuni produttori che, improvvisamente, la gente si accorga che il vino dà calorie – che, dunque, ne beva di meno- mi sembra fuori tempo. Anche perché basta camminare in un qualsiasi supermercato, compresi gli hard discount frequentati da mia mamma, per accorgersi che esiste una massa di prodotti destinati a chi vuol rimanere in linea, non ingrassare, rimanere sano (su questo, poi, ci sarebbe da dire molto). Molte le indicazioni sulle confezioni. E perché il vino no? Nessuna indicazione dietetica? Non può entrare consapevolmente in una dieta? Ci dovremmo limitare a leggere messaggi fuorvianti come “contiene solfiti” (o bella, solo nel vino?) o “può provocare malformazioni al feto” (questo sì inquietante: agli adulti no?). Non possiamo imparare a considerare il vino come un amico adulto, con cui avere un rapporto alla pari? So quello che mia dai, non voglio di più… e se voglio di più sono pronto a pagarne le conseguenze… nel girovita…
Non so, un po’ come per il sesso, il cibo, la vita pigra… “Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti” (Paolo Conte “Boogie”).

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