L’Annonaria ci salva (da cosa?)

Letture estive dal “Corsera” pagine milanesi: “Prezzi e scontrini, blitz dei vigili in Galleria”… L’approccio è di quelli furbetti, da finto giornalismo, che ti fa pensare: “quegli antipatici di baristi della Galleria sicuramente rubano, non fanno scontrini, evadono… hai mai bevuto a loro al tavolino? che prezzi!… etc etc”. Nell’occhiello sopra si legge che hanno dato “solo tre multe”. Altro pensiero: “questa volta l’hanno fatta franca, ma poi vedranno, questi delinquenti… etc etc”.

A questo punto, fra i pochi italiani che leggono, la maggior parte di questa minoranza (non so, un sette per cento del 10 per cento della popolazione adulta italiana? Non so, in spiaggia siamo veramente pochi a leggere) passa oltre e gli hanno già ben confezionato delle idee preconcette: i baristi e i ristoratori sono per loro natura disonesti e vanno controllati. “Solo tre multe”! Capito: la prossima volta non la faranno franca!

Chi va avanti a leggere scopre una realtà diversa e –a mio giudizio- assai inquietante: il “ristorante Galleria… porta a casa una multa da 450 euro per non aver esposto un divieto di fumo a norma (mancavano i riferimenti giuridici in calce al simbolo della sigaretta barrata)”. Oibò, che sarà mai? Che pericoli e che inganni ordivano contro la clientela!? Che vantaggio collettivo ha portato l’azione dell’Annonaria? Non bastava un’ammonizione? Una multa simbolica? Non so, calcolando una redditività del 30%, per pagare questa multa senza logica e puramente burocratica dovranno incassare circa mille e 300 euro. Poco, tanto? Non so, ma mi sembra una multa esagerata ed inutile. Non salva nessuno. Non serve a nessuno.

Idem direi per il “Biffi che deve pagare 450 euro per non aver esposto l’autorizzazione a somministrare alimenti (ce l’ha ma non è appesa)”. Altra sanzione senza logica e solo burocratica. Priva di dignità ed offensiva della nostra cittadinanza. Odiosa ed inutile.

Anche assai sbilanciata se pensiamo che hanno dato “50 euro per un bidone della spazzatura non idoneo” (senza pedale, sporco, cosa?) e “50 euro per le piastrelle della cucina non in regola” (colore sbagliato? Non sufficientemente alte? Cosa? E poi non c’è stata la Asl prima a controllare e non sono passati di lì anche i vigili prima di dare l’autorizzazione? E i vigili del fuoco? Bah!? Sembra che a qualcuno sia venuto il mal di pancia)…

In questo quadro di odiosa burocratizzazione ed inutile lavoro dei vigili, di cattiva comunicazione giornalistica, di umiliazione dei diritti sociali dei gestori (di fatto considerati colpevoli a prescindere), di un’Italia che non vorremmo… ci si mette anche il a me sconosciuto Assessore alla Sicurezza Marco Granelli che ha chiosato “gli importi delle sanzioni… sono trascurabili”. Che alterigia, che sufficienza… che ne sa lui dei soldi degli altri? Chi è lui per fare i conti in casa altrui? A lui piacerebbe che non gli restituissero un prestito: “perché tanto lui ne ha tanti!” ed idiozie del genere? Non credo…

Quelle multe –tranne forse quella del bidone- sanno di accanimento burocratico, di formalismo, di confusione amministrativa… Non salvano noi consumatori, non migliorano la vita collettiva e sono giustificate solo da una cattiva comunicazione che diffonde pregiudizi in un mondo di superficiali.

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