Il Cliente Distratto

Il Cliente Distratto

La scena ce l’ho davanti agli occhi: è estate, sono nel dehors del ristorante un po’ rustico dove sono andato a mangiare; aspetto che si liberi un tavolo e là di sbieco vedo l’ingresso dei bagni esterni, vedo solo i due lavabo; la gente entra ed esce, dopo essersi lavata le mani. Tutti tranne lui: un signore alto ed elegante che esce direttamente dai bagni tirandosi su la patta dei calzoni. Si siede e comincia a mangiare le noccioline che la cameriera gli ha portato insieme al vino. Smetto di mangiare le mie noccioline: se è un cliente abituale avrà toccato anche la mia ciotola? Si lava mai le mani? Quanti batteri ha sulla pelle?

Con una scusa dico alla mia compagnia che ho cambiato idea e che una pizza va bene. Esco e pago. Non è colpa del ristoratore, ma certe scene colpiscono assai.

Esagerato? Oggi hanno ricoverato una signora per meningite fulminante da streptococco. Non si sa se passerà la notte. Come può averlo preso? Magari mangiando un piatto preparato da qualcuno che non si è lavato le mani –ha detto il dottore agli ansiosi parenti- si trova nelle feci” ha dettagliato. Lasciando intuire il tutto: scarsa igiene, mani non lavate etc etc…

Ecco, ho pensato: avrei potuto prendere anch’io lo streptococco quel giorno d’estate? Sì, credo di sì. E lo potrei prendere ogni volta che mangio in una casa, in un ristorante, in una mensa, in un bar… dove non si lavano le mani!

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