Che vino hai?

Alla fine, le ho detto:”che vino hai?”. E l’abbiamo finita lì. Il fatto che racconto mi è accaduto in un ristorante neppure troppo male, sul Lago Maggiore, a Brovello Carpugnino. La cameriera mi aveva portato, su mia richiesta, la lista vini. Ed io avevo incominciato a chiedere di uno e dell’altro, ottenendo sempre delle dubbiose e confuse risposte: “debbo chiedere”, “il rosé è finito”, “la lista non è aggiornata”, “ah, non è tutto brut”… Le persone che erano con me comincivano a guardarmi male (“che rompi!”, “che roba che sei!”) ed io ho ceduto: “faccia lei uno spumante bianco”, le ho detto alla fine. La cameriera che nulla sapeva di brut, dry, extra dry… alla fine mi ha portato un bianco fermo. Mediocre.

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Ma perché non imparare qualcosa? Perché essere così ignoranti in materia. Come se un meccanico non distinguesse un bullone da una vite. Normale? Non direi…

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