Hanno Ragione Loro

Hanno ragione loro, loro –quelli- di Noi Restiamo, quando dicono che non è “normale essere pagati pochissimo, o addirittura non essere pagati affatto per lavorare”. Hanno ragione quando dicono che non è corretto pensare che “un po’ di esperienza e due contatti siano l’unica ricompensa per il nostro lavoro”. E poi “davvero uno stage di 6 mesi a 500 euro lordi al mese è il meglio a cui possiamo ambire?”. E ancora: “Perché le competenze che abbiamo acquisito non sembrano mai abbastanza?”. Si deve accettare, dopo anni di studio, “di fare un lavoro che non ci piace e considerarci anche fortunati?”. “Perché… ci dicono che l’unica soluzione è andare all’estero?”. Già, perché?
Ho trovato i loro volantini fotocopiati nei bagni del Lingotto, mentre c’erano in corso sia la Fiera IoLavoro sia il concorso World Skills (a cui hanno partecipato due miei studenti); mi è parsa una tecnica di marketing da “guerilla”. Ho rinunciato a prenderne uno dai mazzi infilati nei tubi degli orinatoi (in alto, ma non così in alto), ma non ho rinunciato ad uno di quelli poggiati sui lavabo. Il logo riportava la vecchia scritta punk: “No Future”.
Già che futuro ci può essere se tutti vogliono o debbono andare via? E che tristezza, poi, sentire i giovani camerieri parlare di fatica, di ore ed ore di lavoro, di pochi denari e di voglia d’andare all’estero; e i cuochi, di stage lunghissimi da qualche chef star, d’interminabili sessioni lavorative, di poco rispetto… che cosa dire? Che hanno ragione loro.
Anche se camerieri e cuochi ancora “mordono” qualcosa, crescono i segni di sfruttamento mascherato, di disaffezione, di fuga… cresce anche il numero di non italiani che affrontano questi mestieri, sperando un qualcosa di meglio rispetto ai loro padri e ai loro nonni. Cambiamento culturale loro o “carne da cannone” per gli imprenditori?
Hanno ragione quelli di Noi Restiamo. Si devono affrontare questi argomenti, senza sentirsi o dire sempre dire le solite frasi fatte: il problema c’è.