“Ata Rangi”, Nuova Zelanda: di sicuro è un grido di guerra maori. Che cosa pensare infatti di questo pinot nero neozelandese assaggiato l’altra notte con Andrea. Ata Rangi Martinborough del 2001. Lo abbiamo stappato un po’ confusi, verso mezzanotte; breve discussione sui bicchieri da usare; scelta su alcuni, enormi, mai usati prima (avevano ancora il bollino!). Confusi, dicevo, ma ci ha pensato Ata Rangi: ci ha dato subito una bella botta in testa. Linguaggio metaforico, ovvio, ma è roba da rimanere svegli tutta la notte: oltre 14° di alcol, profumi di prugna stramatura, affumicato, amarena, ciliegia, pensavo addirittura alle prugne secche; in bocca è asciutto, caldo, saporito, corposo… Una potenza… Più un liquore che un vino. Roba da far correre nella notte ad urlare alla luna.
Meno male che Monica e Mary ci hanno ricondotto alla ragione…
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