Futuro Due

Sto lavando i denti, prima di andare a dormire. Sento il cellulare vibrare: è una mia ex allieva che lavora ad Hong Kong e cerca un sommelier. Su messenger mi chiede se conosco qualche ex studente che voglia fare il sommelier da lei. Io ci penso, metto la info su FB, nel gruppo degli ex allievi. Vedo che cercano un cuoco in Kenia; un cameriere su uno yacht in Grecia; più molto in Italia e dintorni. Vado in camera. Che ore saranno state ad Hong Kong? Non so, mattino? Prima di dormire, mi ricordo di un ex allievo che era venuto a trovarmi anni prima con una fidanzata cinese: carina. Importava vino italiano in Malesia. Curioso. Gli mando un messaggio con whatsapp e vado a dormire. La mattina. Caffè in mano, vedo che mi ha risposto. Mi dice pressa poco che lui lavora a Kuala Lumpur, Malesia intendo, ed è lì da sei anni. No non gli interessa, mi ringrazia, e mi dice – oibò-  che Hong Kong è “troppo nevrotica e stressante”. Chi lo sapeva! Tornerà in Italia per qualche mese: ha altre idee. Ci lasciamo con la promessa di una cena insieme.

La mattina a scuola ricevo la visita di due ex allievi: uno è appena tornato dall’Australia; l’altro, più modestamente (ma solo per i chilometri percorsi) lavora per un tre stelle al Sud… Mi parlano di Usa, di lavoro in nero, di problematiche mondiali… MI gira la testa: noi qui a discutere del nostro condominio Italia e loro, i giovani, che vivono nel mondo e conoscono il mondo come noi conosciamo il paesello vicino. Una consapevolezza, questa, che aiuterebbe a vivere meglio il presente, senza ansie inutili e con un atteggiamento scevro da pregiudizi e pragmatico. A Hong Kong si lavora male, andiamo a Kuala Lumpur! Ma dai… chi ci avrebbe mai pensato?

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