Chi di Ironia Ferisce, di Errori Perisce

Sfoglio ogni tanto il libro ”Elogio dell’Invecchiamento: alla scoperta dei dieci migliori vini italiani (e di tutti i trucchi dei veri sommelier)” di Andrea Scanzi, giornalista che con taglio ironico mette anche in luce i vizi e le manie degli appassionati di vino. Nel capitolo “Guida Galattica per Enostoppisti” elenca per esempio i tipi umani che si possono incontrare al Vinitaly e, preoccupazione, comincio a cercare la mia persona. Sono forse uno Sputatore (no, ahimé), oppure un Teatrale (no, no davvero!), un Viniverista (no, neppure), un Selvaggio (anche se qualche volta ho un poco sbandato), no no neppure sono uno di Quellicheodianolais (anzi stima)… mentre mi addentro nella lettura di personaggi umani (17 ne ha descritti), ironia, sarcasmo e sfottò senza paura… ecco, mentre un po’ mi arrabbio per chi si permette di giudicare, di classificare una passione (ma chi è costui?). Ecco che nel capitolo Acetati spuntare un errore di quelli che divertono: “Gli Acetati sono una branchia staccatasi dai Viniveristi”. Ecco, una “branchia” e non correttamente “branca”. Un errore classico. Mi ricordo ancora le risate che facemmo Massimo ed io, giovani reporter, quando l’editore Senen Lavrano (uno scapestrato) ci disse che per noi aveva pensato ad una “branchia” del giornale. Ecco, ridevo fra me e me, mescolando ricordi e soddisfazione di aver preso in castagna colui che veniva per giudicare ed è stato giudicato. Ah ahahaha, branchia! Come i pesci…

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