Grazie a Carmine, sono andato a Boglietto di Costigliole d’Asti alla Distilleria Beccaris per assaggiare le due nuove grappe premium dell’azienda. Si trattava e si tratta di due grappe assai ricerate: una da vinacce di moscato e l’altra da vinacce di barolo. E poi anni di invecchiamento e maturazione in legno. Sono due grappe assai profumate, con un bouquet molto ricco, lungo, che evolve momento dopo momento; in bocca morbide e calde, non stucchevoli ma neppure aggressive. Fin troppo premium per i miei gusti. Due super grappe monovarietali e d’annata (2001 e 2009) ricche e intense come un buon rum o come un cognac di qualità. Roba da gusti internazionali, da sorseggiare, da appassionati all over the world. Il bicchiere da grappa mi è sembrato fin troppo piccolo e io opterei per un baloon, così da sentire meglio i profumi, scaldare e godere del continuo divenire del distillato.
Sono destinate ad un segmento alto, bar o ristoranti o privati appassionati. Il contenuto è veramente al top, ma anche la bottiglia (che ricorda profumi piuttosto che beverage) lo è: i due aspetti coincidono.
Ed io che mi domando? Ma è grappa o una sua evoluzione? E la mia grappa secca, poco profumata cos’è? Il passato, un passato destinato a scomparire? Non so, ma intanto l’ho assaggiate più e più volte nel corso della serata, senza darmi risposte definitive… Però buone!