E che ci vuole a fare lo chef? E che ci vuole a diventare famosi? Nulla, sembra pensare il volgo ignorante. Un po’ di saper fare, un bel sorriso, una bella presenza, magari qualche tatuaggio qua e là… che ci vuole? Nulla sembra dire la pubblicità di questo corso on line capitato per caso in una delle mie caselle postali.
E mentre guardi e riguardi l’offerta senza costrutto; e mentre pensi a chi potrebbe crederci… ecco, nel mentre, ti ricordi la fatica dei tuoi studenti caricati da nozioni di igiene, gestione, amministrazione, food cost, intolleranze, leggi… Saranno stupidi, ma ci impiegano degli anni fra studio ed alternanza per diventare un poco presentabili. E poi arriva gente così.
E ridi pensando alla facciona simpatica di Antonino che pubblicizza (pecunia non olet): proprio lui che è noto nell’ambiente per la sua teutonica gestione, per il rigore da marines… che il popolo degli illusi andasse da lui a “diventare chef”! Che duro risveglio sarebbe…