Oreste che Va, Oreste che Viene

Conosco entrambi ed apprezzo entrambi: l’Oreste Pastore che esce dal Distretto Turistico dei Laghi dopo 15 anni è stato il mio assessore di riferimento quando ero presidente della Pro Loco di Omegna (Vb). Un carattere che si impone, a volte irritante, ma idee concrete, capacità di vedere oltre. Bravo. L’Oreste Primatesta che entra nello stesso Distretto è quello che noi tutto vorremmo essere da “vecchi”: attivi sempre, curiosi, sul pezzo. Una visione internazionale che non fa male al business. Difetti? Pochi ma grossi come case, tipo pregiudizi a go go. Ma i difetti sono surclassati dai pregi.

Dice il primo nel suo addio: Gent.mi, dopo 15 anni trascorsi nel Distretto Turistico, è doveroso da parte mia ringraziarVi per aver accompagnato questa mia esperienza, che ho affrontato con grande impegno e passione… Grazie, per il grande lavoro fatto insieme in tutti questi anni. Il nostro territorio, di grande valore naturale e paesaggistico, chiede a tutti noi un grande impegno COMUNE, perché solo così potremo raggiungere traguardi ancora più alti. Questo è un territorio da amare e rispettare, questo è un territorio in cui si respira la storia e la saggezza dei nostri avi, questo è un territorio di una bellezza unica, riconosciuta nel tempo da milioni di turisti e visitatori, questo è un territorio che, gestito bene da Tutti, potrebbe assicurare lavoro e prosperità. In poche parole, questo è il Nostro territorio, e si merita un Grande futuro”.

Dice il secondo in entrata: No, non me l’aspettavo. A dire il vero, nemmeno pensavo a una mia candidatura, poi le richieste sono giunte da più fronti e, come sempre, non mi sono tirato indietro. Ma una così grande condivisione sul mio nome è giunta davvero inattesa. Ne sento tutta la responsabilità e l’impegno sarà massimo… Con grande spirito di servizio, ma con una grande determinazione perché il momento è delicato. Il compito del nuovo consiglio è cruciale, l’era post-Covid apre scenari finora imprevedibili e ci deve impegnare in una forte azione di promozione sul piano nazionale e internazionale. Dobbiamo farci trovare pronti, nel segno di nuove strategie, condivisioni e progetti. Dobbiamo innanzitutto mettere al centro i territori, riconoscendone le peculiarità e portandole alla ribalta di una promozione sempre più intelligente e identitaria. Dobbiamo essere propositivi e concreti nei confronti delle amministrazioni pubbliche per realizzare quelle infrastrutture indispensabili allo sviluppo turistico del territorio, dalle piste ciclabili al recupero dei sentieri per chi si dedica al trekking. E, questo è certo, farò sentire la mia voce per risolvere una volta per tutte il capitolo viabilità: a questo punto, intercettando anche le criticità che esulano dal solo lago d’Orta. Per essere appetibile e vincente, un territorio deve essere innanzitutto raggiungibile con facilità.

Ho usato tante volte il verbo “dobbiamo”. E’ vero, non dimentichiamoci che abbiamo un ruolo di servizio e una responsabilità importante che va messa a frutto nell’interesse esclusivo del territorio, dei suoi operatori e imprenditori turistici ma anche e soprattutto di visitatori e cittadini che questo territorio lo vivono”.

Ecco i due Oreste.

Le foto sono de La Stampa (Pastore) e del Consorzio del Lago d’Orta (Primatesta), che ringrazio.

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