De Gorgonzola

Se vai a Novara e frequenti dei novaresi, ti devi aspettare discorsi sopra il riso o il gorgonzola dop: c’è un amore per le tradizioni che traspare anche dalle parole spesso nette: buono – cattivo. Di solito litigano per dire quale è il miglior gorgonzola; stavolta a casa di Massimo, lungo compleanno, c’è stato un accordo, forse figlio dell’amicizia. Uno dei migliori gorgonzola a detta loro è quello di Baruffaldi di Castellazzo, il cremoso ok ma molto meglio quello senza fermenti. E per dimostrarmelo, me lo sono andati a prendere e mi hanno portato a Castellazzo, paese di cui neppure sospettavo l’esistenza e mi hanno fatto vedere (Massimo): l’allevamento delle vacche, il castello visconteo in rovina (peccato!), l’unica ghiacciaia sopravvissuta nel novarese (anche se adibita ad altro)… e il formaggio? Quello cremoso è ottimo e noi l’abbiamo abbinato ad un metodo classico; mentre il cabernet sauvignon israeliano arrivato sulla tavola era troppo morbido, corposo e sciropposo: meglio sarebbe stato con il gorgonzola dop senza fermenti che non abbiamo trovato. La prossima volta!

Nella lunga giornata di Massimo abbiamo assaggiato molto altro, ma esula dal discorso. Approfitto ancora una volta per ringraziarlo e per ringraziare sua madre che ha cucinato, e bene, da mattina a sera. Donna di altri tempi, direi. Prosit!

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