Dal Magazine Bolaffi

Dal The Magazine of Bolaffi Auctions, 3 del 2015: “La novità dell’anno 2014, ossia la nascita del nuovo dipartimento vini rari e pregiati frutto dell’accordo di collaborazione con Slow Food Editore (ma che c’entra con i vini rari? Ndr), ha confermato le aspettative. Un grande sforzo promozionale ha dato notevole risalto mediatico all’evento e ci ha consentito di raggiungere un’altissima percentuale di vendita. I vini italiani hanno trovato un pubblico molto ampio, ma sono stati i grandi marchi di Bordeaux e Borgogna a far registrare i realizzi più significativi, in particolar modo quelli provenienti dalla storica cantina di Luigi Veronelli: l’unione di rarità e pedigree ha determinato il 100% di vendite e realizzi al di sopra di ogni previsione”.
La bottiglia singola e la magnum top dell’asta sono state: “un Richebourg Grand Cru del 1983 del produttore Jayer, maestro della viticoltura di Borgogna, aggiudicato a 7 mila 500 euro, mentre la magnum… Romanée Conti Grand Cru del 1981 aggiudicato a 13 mila 750 euro”.
E gli italiani? “Grande successo anche per le numerose bottiglie italiane in ctalogo, tra cui il Barolo Monfortino di Giacomo Conterno… vanno menzionate una doppia magnum Riserva 1999, battuta a 1750 euro, un lotto di 4 bottiglie Riserva 1997 aggiudicate sempre a 1750 euro e sei bottiglia Riserva del 2001 aggiudicate a 2mila euro; un Sassicaia 1985 della Tenuta San Guido, annata pregiata aggiudicato a 1250 euro, dodici bottiglie sempre di Sassicaia, questa volte del 2005, nella loro confezione originale, un forziere di legno, cedute a 2mila e 500 euro, tre bottiglie di Masseto 2001 passate di mano per 2mila 500 euro ed infine due magnum di barbaresco Sori Tildin del 1997 di Gaja aggiudicate a mille euro”.

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