Il
futuro dei vini del Sud Italia è nei vitigni
autoctoni.
Questo è quanto è emerso dal convegno Scenari
mondiali del mercato del vino e il ruolo del Sud italia
che ha concluso la quattordicesima edizione di Radici
del Sud,
il multievento dedicato ai vini e agli oli del Meridione al Castello
Normanno Svevo di Sannicandro di Bari.
Sono stati premiati i 75
vincitori del Concorso Internazionale di Radici del Sud, oltre alle
tre
cantine vincitrici assolute,
che si sono aggiudicate un servizio di tappatura ArdeaSeal
e uno di etichettatura IPPU.
Sul gradino più alto del podio è salita la cantina Borgo
Turrito
con il suo aleatico Terra
Cretosa 2018,
che ha vinto 20 mila etichette e altrettante controetichette offerte
da IPPU e 10 mila tappi messi in palio da ArdeaSeal. Al secondo posto
è stata premiata Cantine
Delite
con il taurasi Pentamore
2012,
mentre la medaglia di bronzo è andata a Ferrocinto
con il greco Pollino
Bianco 2018.
A chiudere la settimana di Radici del Sud è stato, per tutta la
giornata, il Salone
dei vini e degli oli del Sud Italia,
banco degustazione aperto al pubblico con 125 aziende d’eccellenza
del mondo enologico e oleario del Mezzogiorno, che ha registrato un
numeroso afflusso di pubblico.
Appuntamento a fine luglio con la
seconda edizione di 100
bianchi del Sud tra terra e mare
che rientra nella rassegna itinerante Aspettando
Radici del Sud
2020
e dal 9
al 15 giugno 2020
per la 15^
edizione di Radici del Sud.
Concluso a Sannicandro di Bari l’evento dedicato ai vini del Sud Italia con la consegna dei premi ai tre vincitori assoluti. Durante il convegno sottolineate le potenzialità degli autoctoni
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