Colazioni in Hotel

Ricordo ancora le chiacchiere del secolo scorso sulle colazioni d’Oltralpe in hotel: passava la Francia, in cui appariva il burro; ma la Germania e le altre lande nordiche davvero stupivano: salumi, formaggi, uova, salsicciotti… Era un fenomeno curioso: chi a stento ingurgitava un caffè, all’estero si metteva in pancia panini, salse salate, frittate e torte cremose. Col tempo l’interesse è scemato: si viaggia di più, si acquisiscono altre abitudini, ci si abitua… Per me la colazione in hotel è oggi parte fondamentale del viaggio.

Se vado a visitare una città, spiego, prendo un hotel con colazione compresa. Colazioni che incidono con 10 – 15 euro sul costo della camera. Mangio abbondantemente, perché voglio camminare molto, visitare tanto, non perdere troppo tempo per nutrirmi… Mi piace infatti mangiare e stare a tavola: se debbo, vado al ristorante e ci spendo un paio di ore. Se voglio visitare e vedere, meglio non perdere tempo e fare una colazione abbondante e uno spuntino al bar verso metà giornata e, infine, una cena leggera. Dormo meglio.

Oggi ho sentito alla radio un po’ di chiacchiere simpatiche sulle colazioni d’Oltralpe e sono ripiombato nel secolo scorso. C’è ancora gente pensare che mangiare troppo a colazione sia una forma di cafonaggine. Come anni fa. Invece per me è un servizio che l’hotel dà. Sarebbe come chiedere una camera matrimoniale per un singolo per stare più comodo (fatto) o volere la vasca da bagno invece e della doccia (fatto anche questo) o volere una camera in alto (fatto)… Insomma, una colazione abbondante è quello che cerco quando sono in viaggio e non ho voglia di dedicare il giusto tempo per mangiare… E non mi sento un cafone.

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