“In una delle tante età di mezzo che gli uomini devono attraversare, che indietro non si torna e avanti non si sa dove andare, c’era un luogo, in altri tempi si sarebbe detto magico, che lì i rapporti fra le cose non sono definibili con certezza, una montagna spezzata a metà e piatta come un’ara sacrificale, pronta per un’ecatombe immane; o, se ti è più familiare, una pista di atterraggio per i traghetti dei contrabbandieri che fanno la spola fra la Terra e le navi spaziali all’ancora in orbita doganale” (Giovanni Lindo Ferretti in “Echi di Pietra”).
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