Birra & Castagne

Grazie ad un curioso incrociarsi di storie, di percorsi iniziati altrove, in Italia l’albero del pane ora dà anche la birra. La birra alle castagne. Sono ormai infatti una ventina i birrifici artigianali italiani, i cosiddetti “brewpubs”, che producono birra utilizzando con l’orzo maltato chi le castagne secche e tostate, chi la farina, chi il miele di castagno…, ovviamente in formule e quantità segretissime. Ne ricavano birre singolari, dai profumi e dai gusti fortemente caratterizzati. E siccome la tipologia si sta diffondendo, c’è chi organizza incontri e degustazioni guidate e chi parla apertamente di “peculiarità tipica italiana, dato il grande numero di birre alle castagne ormai presenti”.

Nel nostro Paese, patria di grandi vini, sta crescendo l’interesse per la birra. Come sottolinea Michael Jackson, autorità mondiale, il fenomeno è comune: “è cresciuto l’interesse per la birra come bevanda di moda, come in tanti altri paesi produttori di vino (in molte nazioni che producono birra accade il contrario, in un mondo che diventa un villaggio globale)”. Non è però cresciuto tanto il consumo delle birre più comuni, ancora stagionale. Quello, per capirci, delle “lager molto chiare, di aroma e corpo leggeri, con un finale frizzante e dissetante”. Piuttosto, quello di birre che hanno maggiore personalità, sia nei profumi sia nel gusto.

Causa-effetto di questa nuova domanda sono soprattutto i “brewpubs”, ovvero le microbirrerie che producono e vendono direttamente. Nel 1985 aprì la prima, a Sorrento. Oggi sono decine, ma è un boom in pieno divenire. Al punto che, oltre ai locali, sono nati dei microbirrifici che vendono ad altri la propria produzione ed è esploso il fenomeno degli “homebrewers”. Cioè della birra “fai da te”, fatta in casa. Basta fare un giro in internet, come si dice, per verificare la quantità di siti, forum, chat e cataloghi on line a disposizione. Un trenta litri di birra non si negano a nessuno, resi magari originali da un particolare tocco creativo.

Ed è forse questa ricerca di originalità che ha fatto incontrare la birra con le castagne. Non tanto le tradizioni celtiche che alcuni microbirrifici accampano, ma proprio la ricerca di un prodotto buono e caratterizzato. Magari con un “terroir”, per dirla alla francese, ben definito. D’altra parte, in tutt’Italia il castagno era una parte importante nella vita dei montanari di una volta, “l’albero del pane” o più semplicemente “l’albero” di cui si usava tutto: il legno in vari modi, le foglie anche, i frutti erano importanti nella dieta e nella semplice gastronomia contadina. Ed ecco come due tradizioni lontane si possono incontrare.

Fra i circa venti birrifici italiani che producono birra alle castagne o al miele di castagno, almeno due, Busalla in Liguria e Beltaine in Emilia, sottolineano l’importanza del territorio. A Busalla si fabbrica un birra, la Castagnasca, preparata con la farina di castagne: varietà tradizionali della montagna genovese, raccolte a mano, essiccate a fuoco di legna e macinate a pietra. Un vero e proprio recupero folcloristico- tradizionale che però presuppone la salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale. Un valore aggiunto. Il birrificio Beltaine di Granaglione, Appennino bolognese, di birre alle castagne ne produce ben tre: una Speciale con castagne essiccate, una Doppio malto con castagne affumicate e ginepro ed una Bianca con castagne e frumento. Una valorizzazione del prodotto castagna, oggi in gran disuso, che ha suscitato l’interesse anche degli enti locali. Dietro la castagna c’è infatti tutta un’agricoltura marginale, da media montagna, che sta sparendo, spopolando borghi e vallate.

Sia la Francia sia la Svizzera italiana, tanto per andare oltre confine, hanno mostrato analogo interesse per la produzione di birre alle castagne, In Corsica c’è la birra Pietra che è prodotta “selon des méthodes traditionelles et artisanales, a partir de malts sélectioneés et de farine de chataigne corse”. Nel Ticino, alcuni microbirrifici la propongono da tempo. È ovvio che l’interesse non è solo gustativo ma anche di salvaguardia dell’agricoltura montana, marginale… Stesso interesse anche negli Usa, dove in difesa dei castagneti tradizionali, minacciati dall’abbandono e dalle malattie, esiste un’associazione unica del suo genere, la The American Chestnut Foundation. Lì, inoltre, sono ormai centinaia i microbirrifici che lavorano proponendo birre particolari e piacevoli: come quelle alle castagne.

Una panoramica nazionale di questa “tipologia italiana” si potrà avere a fine febbraio a Chieri (To), presso il Birrificio Grado Plato, dove si terrà la Seconda Rassegna Italiana sulla birra alle castagne. Saranno oltre venti le birre proposte in degustazione. Sarà anche un’occasione per vedere come i mastri birrai italiani utilizzano questo frutto tradizionale: crudo, essiccato, caldarroste, crema, bollito … e a quali tipologie di birra lo abbinino. Alla salute, dunque, all’”albero del pane” per questo suo ulteriore utilizzo!

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