Bello Bacchanalia

Una coppia che s’incontra per caso ad un piano bar: lui canta e lei fa la preziosa… Lui la stuzzica, lei reagisce; ma dopo un iniziale confronto, nasce fra i due un dialogo via via più fitto che s’interseca fra i passati amori e i desideri del presente, legandoli sempre più; ironia, teatro, citazioni palesi e nascoste sul vino, esagerazione, sfottò, belle canzoni e musica dal vivo; risate e sorrisi e bacio finale, e ridere dei vizi, dell’amore, di chi si prende troppo sul serio e sul linguaggio da iniziati dei sommelier; ma il vino è cosa viva, vera ed alla fine fa innamorare.
Bello lo spettacolo “Bacchanalia” che visto ieri sera sulla spiaggia di Belgirate. Quasi per caso. Bello. Leggo sulla brochure del Teatro Diffuso del Vergante, Bottega Teatrale, Compagnia di Musica Teatro Accademia dei Folli (io non so davvero chi sia il soggetto e chi l’attributo) che lo spettacolo “con degustazione” (in effetti assaggi, fra cui alcuni di Beni di Batasiolo, se ne sono fatti) è dedicato al vino che “parla. Lo sanno tutti. Guardatevi in giro. Ha un milione di voci… Due di queste voci appartengono a un uomo e una donna seduti al banco di una vecchia vineria. Non si sono mai visti prima d’ora. Dietro di loro c’è una piccola orchestra. Poi si sa come vanno queste cose: il vino scioglie la lingua, svela segreti, sussurra, racconta; e così i due protagonisti, da perfetti sconosciuti, finiscono per… Perché il vino è magia quotidiana, il vino è alchimia dei profani, il vino è… finito. Altro giro di bevute, barista, altro giro”.
Ho deciso che replicherò alla Notte Bianca a Silvera, del 25 luglio prossimo: lì altro spettacolo all’aperto, ma nelle vie, nelle case, nei cortili e poi degustazioni di vini, cena, dopo cena… fino a notte inoltrata. Intanto dico a chi lo spettacolo lo conosce che io, dopo, mi sono chiesto che tipo di uomo – vino fossi: non lo so ancora, ma certo non sono un “uomo cabernet”!