Se Ho Caldo

Se ho caldo e non ho altri rimedi, entro nel supermercato Aldi di Gravellona Toce. Se gli altri negozi sono freschi, lui è freddo. Ti raffredda in un istante e poi non vuoi più uscire. Entro, prendo un carrello (non c’è ancora il racket dei carrelli e dunque nessuno che ti chiede l’euro), comincio a ciondolare fra le corsie, intanto telefono, mando messaggi, leggo la corrispondenza. Evito di comprare i prodotti nelle vasche centrali (di dubbia qualità), compro qualcosa per il mio gatto e delle bevande che, pur non essendo prese dal frigo, sono decisamente fresche rispetto al fuori. Non mi vergogo di comprare 3-4 euro di roba dopo una mezzora di permanenza. Sempre cliente sono. E poi c’è sempre qualcuno che fa incetta di prodotti strani (ieri davanti a me un signore con centinaia di rotoli di carta igienica, un’altra volta un giovane con il carrello pieno di ceri da cimitero…): chi saranno? Altri commercianti? Albergatori? Io passo inosservato… Una volta ho dato appuntamento ad una collega (un po’ imbarazzata invero) e lì abbiamo discusso di cose da fare e preso decisioni, senza accaldarci… Era contenta. Le ho offerto un’acqua minerale, fresca, bevuta nel parcheggio prima di separarci. Il mio sogno estivo sarebbe quello di imboscarmi dietro a qualche pallet e fare una bella, fresca ronfata pomeridiana.

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