Agosto del 1248

Trovo sulla rete, ma su un sito degno di nota perché voce di un’associazione vera (anche se un po’ negletta negli ultimi tempi): la Chaîne des Rôtisseurs Association Mondiale de la Gastronomie Bailliage nazionale d’Italia, questo aneddoto storico: “Ci riferisce il cronista francescano dell’epoca Fra Salimbene da Parma: presso il convento dei Frati Minori di Sens dov’era Ministro Generale Giovanni da Parma, nel corso del Capitolo Generale dei Francescani, a Re Luigi IX di Francia viene offerto il seguente menù in occasione del suo passaggio, prima di imbarcarsi ad Aigues-Mortes per la Crociata in Terra Santa.
Ciliegie e pane bianchissimo
Fave fresche e cotte nel latte
Pesce e gamberetti di fiume
Pasticcio di anguilla
Riso con latte di mandorla e polvere di cannella
Anguille arrosto in salse eccellenti
Torte, formaggi frutta in abbondanza
Il tutto fu servito con copiose libagioni di vino, con garbo e sollecitudine”.
Bella l’idea della frutta all’inizio del pranzo, cosa auspicabile anche per le verdure (si mangiano, si mangia di meno); non male le fave per il discorso precedente; misteriosa cottura per il pesce e i gamberi di fiume (bolliti?); saporoso il pasticcio d’anguilla; e le torte erano dolci o salate od agrodolci?; esotico il riso… e buono tutto il resto. Soprattutto il garbo e la sollecitudine. Cosa che mi fa ricordare che un bel servizio di sala fa partre del piacere di una tavola delle grandi occasioni (ma anche nella trattoria popolare, ci vorrebbe).

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