A cena dal Rebuscini

Sono stato invitato a cena da Giancarlo Rebuscini. Nome di battaglia “il Rebuscini “, con tante consonanti. Cuoco in quel di Borgomanero, re indiscusso del tapulone. Serata dedicata ai “Sapori del sottobosco”. Lui è bravo ma brusco, per cui attenti a come si parla: ottimo lo Sfilettino di maiale presalato con insalatina di funghi, buona la Paniscia del sottobosco (non una paniscia, neppure da lontano, ma un ottimo risotto con castagne, noci, nocciole e mirtilli a guarnire. Buono davvero), non male il Persico del Lago Maggiore con tortino di funghi porcini (io lo avrei preferito non impastellato), buono ma già visto il Semifreddo alla panna cotta con salsa calda al lampone… Buona cena, vini discreti e buon prezzo (venti euro). Buona l'idea di Jacopo Fontaneto di organizzare una mini rassegna gastronomica “Il gusto antico” a cui mi invita, ogni tanto, come relatore. Però, ogni volta, lu ie Rebuscini che si mordono è uno spettacolo che inquieta! 

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